European Economic
and Social Committee
Giornata europea del consumatore del CESE: l'UE dovrebbe mantenere il proprio impegno ad attuare il Blue Deal
L'edizione 2024 della Giornata europea del consumatore è stata dedicata al tema Sfide legate alle risorse idriche: esplorare le prospettive dei consumatori - Portare avanti l'attuazione del Blue Deal dell'UE. Nel corso dell'evento l'accento è stato posto sulla necessità di una gestione sostenibile delle risorse idriche, di infrastrutture migliori e di un'educazione al consumo, per garantire che l'acqua rimanga un bene economicamente accessibile a tutti gli europei.
Come è apparso evidente in occasione della Giornata europea del consumatore del 9 dicembre a cura del Comitato economico e sociale europeo (CESE), sulla base di una previsione di incremento del prezzo dell'acqua del 25 % entro il 2030, l'UE dovrà investire oltre 250 miliardi di EUR per soddisfare il proprio fabbisogno idrico e costruire una società in cui ciascuno abbia accesso a un'acqua pulita e a un costo abbordabile.
L'acqua è una risorsa che inizia a scarseggiare, persino in Europa: ben il 30 % degli europei è esposto a stress idrico almeno una volta all'anno. Questo significa che i consumatori, che in genere considerano ancora l'acqua come un bene di base largamente disponibile, saranno obbligati a modificare i loro comportamenti per giungere a un uso più efficiente di questa risorsa, sia maturando una maggiore consapevolezza della loro impronta idrica che avvalendosi di tecnologie di risparmio idrico intelligenti.
Va sottolineato, però, che i costi dovrebbero essere sostenuti anche dai principali inquinatori, che non devono trasferire sui consumatori la responsabilità di farsi carico degli oneri occulti da loro generati.
Dal momento che si impiegano 15 000 litri d"acqua per produrre un solo chilo di carne e 8 000 litri per un paio di jeans, anche i grandi consumatori di questa risorsa - come l'industria manifatturiera, ma soprattutto il settore agricolo, responsabile del 72 % di tutti i prelievi idrici - dovranno sostenere i costi dei loro impatti ambientali e investire in impianti di produzione più efficienti.
"La questione dell'acqua dovrebbe essere considerata un tassello fondamentale delle prossime iniziative politiche faro della Commissione europea. Auspichiamo il varo della nuova Coalizione per l'acqua quale contributo all'attuazione del Blue Deal, e attualmente siamo al lavoro per istituire una piattaforma per le parti interessate del Blue Deal dell'UE", ha dichiarato Milena Angelova, relatrice del parere del CESE sul tema Consumo efficiente dell'acqua e consapevolezza dei consumatori in merito alla loro impronta idrica. Angelova ha posto l'accento sull'importanza del Blue Deal dell'UE in quanto iniziativa chiave del CESE, "istituzione dell'UE con un ruolo di pioniera" sulle questioni legate all'acqua.
Nel suo intervento di apertura Gaetano Casale, direttore dell'ufficio di collegamento dell'Istituto per gli studi sull'acqua IHE-Delft, ha sottolineato che ancora oggi il problema dell'acqua è sottovalutato in Europa. Casale ritiene che a questo punto sia assolutamente essenziale adottare un approccio sostenibile alla questione dell'acqua ed esorta ad avere una maggiore consapevolezza dei costi ambientali, oltre che delle sfide poste dall'aumento della popolazione mondiale e dai cambiamenti climatici.
"Sarei davvero lieta se tutti noi - cittadini, governi, agenzie, scienziati, imprenditori e legislatori - formassimo un fronte comune e cogliessimo questa opportunità unica per compiere un grande balzo in avanti e fare di uno dei nostri beni più preziosi - l'acqua presente nel suolo, nei mari e nel cielo - una risorsa a prova di futuro", ha dichiarato Hildegard Bentele, relatrice ombra del Parlamento europeo per la direttiva quadro sulle acque. (ll)