Nella sessione plenaria di luglio il CESE ha accolto i rappresentanti delle organizzazioni della società civile dei paesi candidati, annunciando l'iniziativa di nominare dei "membri onorari dei paesi dell'allargamento" e di invitarli a partecipare ai lavori consultivi quotidiani del Comitato.

Come primo passo concreto verso tale obiettivo, nella sessione plenaria di luglio il CESE ha tenuto un dibattito sull'importanza della società civile nel processo di allargamento dell'UE. Il Presidente del CESE Oliver Röpke ha inoltre firmato un memorandum d'intesa con il Consiglio di cooperazione regionale (RCC) per far progredire l'impegno strutturato della società civile e dei giovani nella promozione della pace e della prosperità nell'Europa sudorientale.

Il commissario per il Vicinato e l'allargamento Olivér Várhelyi ha elogiato l'iniziativa del CESE di nominare dei "membri onorari dei paesi dell'allargamento" quale strumento per mantenere la politica di allargamento in cima all'agenda dell'UE. 

Dorin Recean, primo ministro della Moldova, ha sottolineato che questa nuova iniziativa del CESE giunge al momento opportuno e rafforzerà la cooperazione con la società civile moldova. 

Majlinda Bregu, segretaria generale dell'RCC, ha dichiarato: "Nell'ambito dell'RCC non possiamo immaginare né di coordinare gli sforzi regionali sulla ambiziosa Agenda verde per i Balcani occidentali senza il forum consultivo delle nostre organizzazioni della società civile (OSC), né di coordinare gli sforzi verso un mercato regionale senza che le nostre camere di commercio abbiano la possibilità di far sentire la propria voce". 

Boško Savković, dell'Unione dei datori di lavoro della Serbia, ha elogiato la società civile serba per aver parlato apertamente, opponendosi alla disinformazione straniera e ricordando ai serbi la prospettiva di adesione all'UE. 

Oleksandr Yavorskyi, della Federazione dei datori di lavoro dell'Ucraina, ha dichiarato: "L'Ucraina ha scelto di iniziare il suo viaggio verso l'adesione all'UE molto prima dello scoppio della guerra. Le parti sociali e la società civile ucraine hanno ora bisogno di una formazione adeguata che le sostenga in questo percorso".

Anisa Subashi, vicepresidente della Confederazione dei sindacati albanesi, ha sottolineato il ruolo dei sindacati nel rafforzamento del dialogo sociale, soprattutto in un momento in cui il governo albanese sta tentando di ridurre lo spazio civico. 

Sia Dajana Cvjetković, del Centro per la promozione della società civile (Bosnia-Erzegovina), che Daliborka Uljarević, direttrice esecutiva del Centro per l'educazione civica del Montenegro, hanno sostenuto il ruolo della società civile nel processo di allargamento. "Siamo la spina dorsale della nostra società e diamo voce alle aspirazioni dei nostri cittadini. Siamo i più stretti alleati delle istituzioni dell'UE, e questa iniziativa rafforzerà ulteriormente la nostra cooperazione", ha dichiarato Uljarević. (mt)